Passione BMW

BMW Serie3 ActiveHybrid3: 340cv ecologici

VELOCE MA POCO ASSETATA - La BMW ha diffuso le prime informazioni e foto ufficiale della nuova Serie 3 ActiveHybrid3. Dotata di un sistema ibrido da 340 CV, secondo la BMW, la berlina tedesca non solo offre consumi ed emissioni inferiori, ma anche prestazioni superiori a quelle della “sportiva” 335i. Grazie al conosciuto 3.0 a sei cilindri turbo a benzina da 306 CV abbinato a un'unità elettrica da 55 CV e al cambio automatico a otto rapporti con sistema Stop&Start, la BMW dichiara che la Serie 3 ActiveHybrid3 è in grado di raggiungere i 250 km/h (autolimitati), accelerare da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi, percorrere in media 16,9 km/l ed emettere solo 139 g/km di CO2.

“VELEGGIA” FINO A 160 KM/H - Le batterie, di tipo agli ioni di litio, sono posizionate sotto il vano di carico del bagagliaio: la BMW dichiara un'autonomia di 4 km viaggiando alla velocità di 35 km/h. Oltre ad essere di supporto quando si cerca il massimo delle prestazioni, il motore elettrico è in grado di far viaggiare la Serie 3 a zero emissioni fino a 75 km/h, e nella modalità di guida Eco Pro (volta a ridurre i consumi), permette di avanzare per inerzia, con il 3.0 sei cilindri spento, ad andatura costante (come in autostrada) fino a una velocità di 160 km/h.

CAMBIANO I DETTAGLI - Esteticamente la ActiveHybrid3 si distingue dalle “normali” Serie 3 per il badge sui montati posteriori, i terminali di scarico opachi, le cornici dei finestrini in alluminio satinato. Non mancano poi dettagli “ad hoc” come il battitacco con il nome della versione, una targhetta in alluminio sul selettore di marcia e uno specifico coperchio per il motore. Optional sono i cerchi in lega di 18 pollici modello Streamline, presenti sulla vettura nelle foto. Il lancio commerciale in Itralia e i prezzi della BMW Serie 3 ActiveHybrid3 sono ancora in via di definizione, ma già si sa che la vettura sarà disponibile con i tre allestimenti Sport, Modern, Luxury, oltre al pacchetto M Sport.

BMW Serie1 GT ?

È questa la missione dichiarata della versione di serie che sarà derivata dalla BMW Concept Active Tourer vista a Parigi. Il nome definitivo? Con tutta probabilità Serie 1 GT.

PROPORZIONATA E GRINTOSA - Vista pochi giorni fa nelle prime immagini ufficiali ma, si sa, dal vivo è tutt’altra storia: la BMW Concept Active Tourer appare ben proporzionata e soprattutto l’impatto visivo è forte grazie alle dimensioni generose della vettura. Più lunga, larga e alta della Serie 1, riprende le tipiche ed aggressive linee delle BMW pur essendo una quasi monovolume. Si nota una leggera influenza della Serie 3 nel frontale e di alcuni classici elementi di design dei suv della BMW. La versione di serie della Active Tourer, che sarà pressoché identica (salvo pochi dettagli), dovrebbe arrivare alla fine del 2013.

ANTICIPA IL FUTURO - La Active Tourer porta all’esordio alcune innovazioni tecnologiche che vedremo presto sulle future vetture di serie del marchio. A cominciare dal propulsore: un convenzionale tre cilindri turbo a benzina da 1.5 litri che vedremo su vari modelli del gruppo BMW-Mini. Qui è abbinato ad un motore elettrico con batterie agli ioni di litio per una potenza complessiva di 190 CV. A fronte di prestazioni di tutto rispetto, secondo la BMW si copre lo 0-100 km/h in meno di 8 secondi e si raggiunge una velocità massima di 200 km/h, i consumi e le emissioni hanno valori estremamente bassi: 2,5 l/100 km e meno di 60 g di CO2 emessi per chilometro. L’Active Tourer può percorrere oltre 30 km a zero emissioni, spinta solamente dal motore elettrico, ed è ricaricabile con una normale presa da 220 volt.

ARRIVA LA TRAZIONE ANTERIORE - Altro elemento importante è il debutto della nuova ossatura a trazione anteriore denominata UKL1, che verrà utilizzata anche per le prossime Mini. Questo pianale è già studiato per l'impiego della trazione integrale ed è disponibile in due differenti lunghezze a seconda dei modelli. Oltre a segnare uno storico esordio della trazione anteriore per la marca BMW la piattaforma UKL1 farà da base a più di un modello e dunque sarà la pedina fondamentale nel raggiungimento delle due milioni di auto l'anno che la BMW vuole vendere entro il 2020.


BMW inaugura la nuova Driving Academy

Driving Academy non è una semplice scuola di pilotaggio riservata ai clienti BMW, ma un vero e proprio centro di formazione in cui si insegna tutto ciò che ha a che fare con la guida. Il nuovo impianto, il più grande al mondo per questo genere di attività, sorge a Maisach, a una trentina di chilometri dal quartier generale BMW di Monaco di Baviera, e si estende su un’area di 1.300.000 metri quadrati, un tempo aeroporto militare molto famoso: fino al 1996 è stato usato come aerodromo dalla aviazione militare tedesca.

Il grande spazio a disposizione ha permesso di realizzare diversi tipologie di tracciati, con superfici in asfalto e cemento. Le situazioni di guida sono quindi realistiche e gli allievi possono verificare, per esempio, come aumentano le distanze di frenata e a quale velocità essi raggiungono il proprio limite personale nel controllo del mezzo.

Sono già stati completati i lavori della prima fase: realizzazione delle quattro superfici bagnate, del primo circuito di 1800 metri di lunghezza studiata per la guida a elevata velocità, e dei tre tracciati a forma circolare, utilizzate soprattutto per imparare la tecnica del sovrasterzo e del sottosterzo. È inoltre stata “restaurata” la pista di decollo-atterraggio lunga 3 km.

Gli impianti di irrigazione delle piste dove si impara a controllare la vettura in caso di “aquaplaning” sfruttano l’acqua piovana, che è immagazzinata. Il consumo di acqua potabile è quindi ridotto al minimo. A Maisach si svolgeranno tutti i corsi del BMW Driving Experience, il cui parco-vetture comprende Serie 1 e 3 - fanno parte anche le M135 e M3 - quindi i modelli a trazione integrale della Serie X e le MINI.

La BMW produrrà anche in Brasile

A dispetto delle diffuse preoccupazioni di sovracapacità produttiva degli altri costruttori, la BMW continua ad ampliare il suo tessuto di fabbriche sparse nel mondo. 
Dopo l’Europa, gli Usa, il Sud Africa e la Cina, molto presto disporrà di uno stabilimento anche in Brasile. L’annuncio ufficiale all’imminente salone di San Paolo.

La BMW chiede i danni alla PSA

Secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Wirtschaftswoche, la BMW avrebbe richiesto al gruppo PSA Peugeot-Citroën un indennizzo di una cinquantina di milioni di euro per la rottura da parte di quest’ultimo dell’accordo di collaborazione firmato nel febbraio del 2011 in materia di motorizzazioni ibride.

L’accordo prevedeva che le due società investissero 100 milioni di euro per l’insediamento di due centri di ricerca, uno a Monaco di Baviera e l’altro a Mulhouse, in Francia, con il successivo impegno a utilizzare i sistemi ibridi frutto della collaborazione. Con l’intervenuto accordo tra il gruppo PSA e la General Motors, quest’ultima prospettiva è venuta meno e di conseguenza c’è stata la rottura della collaborazione da parte di PSA.

Le stesse fonti che hanno riferito della pretesa della BMW di essere indennizzata, sostengono che entro non molto tempo dovrebbe concludersi anche il partnerariato tra BMW e PSA nell’ambito dei motori. La casa tedesca continuerebbe a utilizzare per la Mini motori turbodiesel di origine PSA fino al 2015, dopo di che inizierebbe a produrre in proprio un motore della stessa taglia. Analogamente finirebbe la collaborazione nel settore dei motori a benzina.

In arrivo i kit di personalizzazione BMW M Performance

CRESCONO I CAVALLI - Dopo aver presentato ad inizio anno la nuova gamma M Performance, con il debutto del 3.0 a sei cilindri diesel triturbo da 380 CV, seguito dal 3.0 benzina da 320 CV della nuova BMW 135iM, al Salone di Parigi la casa bavarese amplierà ulteriormente l'offerta. Questa volta, però, mostrerà una linea di accessori che permetteranno di personalizzare l'aspetto e incrementare le prestazioni di alcuni suoi modelli. In particolar modo, la BMW ha messo a punto un kit di potenziamento per il 2.0 a quattro cilindri turbodiesel che trova applicazione sulle 120d, 320d e 520d.
Grazie a una diversa mappatura della centralina e modifiche al sistema di raffreddamento del turbo, la potenza sale da 184 a 200 CV, mentre la coppia passa da 380 a 420 Nm. Secondo il costruttore, i valori di consumi ed emissioni di CO2 restano invariati, ma l'iniezione di potenza porta a riprese e accelerazioni più pronte: fino a un secondo sullo 0-100 km/h, in base al modello.

NON SOLO ESTETICA - Oltre al kit di potenziamento motore, la BMW presenterà anche una serie di accessori per la linea M Performance che andranno a sottolineare ulteriormente l'immagine sportiva delle berline tedesche. Come mostra la foto in basso, che ritrae una 335i, i clienti BMW potranno richiedere la finitura scura per la mascherina, gusci degli specchietti in fibra di carbonio, inediti cerchi in lega di 20 pollici, bande colorate per la carrozzeria, bandelle sottoporta e pararuti ridisegnati. Si tratta di accessori che saranno disponibili per le Serie 1, Serie 3 e Serie 5. Inoltre, ad esclusione delle berlina più grande, i clienti potranno dotare le proprie vetture di un assetto sportivo M Performance, con molle e ammortizzatori dalla taratura più rigida, e un impianto frenante potenziato con dischi di 345 mm “morsi” da pinze a quattro pistoncini all'anteriore.

L'Alpina prepara la nuova B3

Il preparatore tedesco Alpina sta mettendo a punto la nuova edizione della sua B3, realizzata sull’ultima BMW Serie 3. Partendo dalla versione 335i metterà a disposizione una potenza tra 400 e 420 CV.

SPORTIVA MA NON TROPPO - Non ci sono notizie ufficiali ma pare ormai imminente il lancio della nuova realizzazione del preparatore tedesco Alpina, specializzato nell’elaborazione delle vetture BMW. Si tratta della B3, basata sulla recente berlina Serie 3 (F30).
Tradizione vuole infatti che la Alpina presenti la sua "creatura" sulla piattaforma Serie 3 prima che la casa lanci la M3, cosa che appunto non è stata ancora fatta.  

420 CAVALLI - In particolare la base di partenza per la Alpina B3 sarà la BMW 335i, il cui motore turbo 6 cilindri mette a disposizione 306 CV. La “cura” Alpina porterebbe la berlina a disporre di un centinaio di cavalli in più, arrivando a circa 420 CV (l'ultima B3 S ne aveva 400). Anche la prossima generazione della BMW M3 avrà un 6 cilindri in linea turbo, ma il propulsore non sarà lo stesso. Quello della M3 dovrebbe avere circa 450 CV e un carattere decisamente più cattivo rispetto a quello della B3 che, come tutte le Alpina, avrà un'impostazione più “turistica”.
Il lancio della nuova B3 sarebbe previsto per il Salone di Ginevra del marzo 2013.

Novità in arrivo per BMW Serie1 e Serie3

TANTE NOVITÀ - Con il Salone di Parigi, che aprirà i battenti a fine settembre, la BMW lancerà una serie di novità per  la gamme delle nuove Serie 1 e Serie 3. Le più importanti, riguardano la “piccola” della casa tedesca: nel corso dell'autunno debutteranno le versioni a trazione integrale xDrive e la 114d che promette consumi molto contenuti. Per quanto riguarda la Serie 3, la gamma della Touring si completa con nuovi motori, benzina e diesel, mentre per berlina debutta la versione “ecologica” 320i EfficientDynamics Edition. Vediamole nel dettaglio.

TRAZIONE INTEGRALE - Sulla Serie 1, a tre e cinque porte, debuttano delle versioni a quattro ruote motrici. La trazione integrale a controllo elettronico xDrive sarà disponibile in abbinamento a due motori: il 2.0 turbodiesel da 184 CV della 120d e il possente 3.0 a sei cilindri da 320 CV della M135i. Secondo la BMW, la 120d xDrive raggiunge i 225 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi e percorre in media 21,3 km/l. Per la sportiva M135i xDrive, invece, vengono dichiarati 250 km/h di velocità massima (autolimitata), un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e una percorrenza media di 12,8 km/l.

DIESEL POCO ASSETATO - Per chi è sensibile alla voce costi di gestione, la gamma della Serie 1 si amplia con l'arrivo della 114d, dotata di un 1.6 diesel con turbina a geometria variabile. In grado di erogare 95 CV e 235 Nm di coppia da 1.500 giri, secondo la casa tedesca permette alla Serie 1 di raggiungere i 185 km/h, accelerare da 0 a 100 km/h in 12,2 secondi e percorrere in media 24,4 km/l. La quantità di CO2 emessa dichiarata è pari a 109 gr/km.

BRILLANTE, MA PARCA - In tema di basse emissioni di CO2 e consumi ridotti, la Serie 3 berlina dall'autunno sarà disponibile anche nella versione specifica 320i EfficientDynamics. Dotata del 1.6 a quattro cilindri turbo da 170 CV e 250 Nm di coppia, a fronte di un'accelerazione brillante, vengono dichiarati 7,6 secondi per passare da 0 a 100 km/h, secondo la BMW è in grado di percorrere in media 18,9 km/l, grazie a una gestione ottimizzata del motore, una diversa rapportatura del cambio, l'utilizzo di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e un kit aerodinamico specifico. La gamma motori della Serie 3 berlina si allarga anche con il debutto della “entry level” 316i con motore 1.6 turbo a benzina da 136 CV: la BMW dichiara 210 km/h di velocità massima, 8,9 secondi da 0 a 100 km/h e 17,2 chilometri percorsi in media con un litro di “verde”.

BMW Zagato Roadster

Anche il binomio BMW-Zagato ha scelto Pebble Beach per mettere in mostra l’ultimo risultato della loro collaborazione: la BMW Zagato Roadster, realizzata a tempo di record. La decisione di realizzarla infatti è stata presa soltanto dopo la presentazione della versione coupé, avvenuta poco più di tre mesi fa. Anche per la BMW Zagato Roadster la filosofia di fondo è il mix di eleganza e sportività, due caratteristiche che fanno parte della storia sia della BMW che della Zagato. Da sempre.
 Lo stile della vettura è impostato sul dinamismo delle linee, con il volume che supporta la mascherina anteriore eletto a elemento dominante del frontale. L’insieme unisce motivi legati alla produzione recente della BMW con altri che evocano stagioni della Zagato molto più indietro nel tempo. L’impatto molto emozionale, e ad esso contribuiscono i gruppi ottici dal profilo molto netto, è esaltato dai fari a led.

BMW, frenano gli utili ma il fatturato sale

IMMATRICOLAZIONI IN CRESCITA - La BMW ha venduto più auto, ma ha guadagnato meno: questa, in estrema sintesi, è la fotografia scattata dall’ultimo bilancio presentato dalla casa tedesca. Nel secondo trimestre del 2012 l’utile netto è sceso del 28%, a circa 1,28 miliardi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a fronte di un fatturato che è invece salito del 7,3% a quota 19,2 miliardi per merito dei buoni risultati di vendita: più 5,4% (oltre 475.000 vetture), sommando i marchi BMW, Mini e RollsRoyce.

CONFERMATI GLI OBIETTIVI - Il gruppo ha sottolineato che il calo dei profitti è sostanzialmente dovuto all’entrata straordinaria di 464 milioni, messa a bilancio nel secondo trimestre del 2011, che ha, per così dire, “dopato” i conti. A questo vanno tuttavia sommati anche fattori di criticità come il più elevato costo del lavoro, gli investimenti in nuove tecnologie, il raffreddamento della crescita del mercato cinese e la guerra dei prezzi che si sta combattendo, in Europa meridionale, anche tra i costruttori specializzati nelle vetture d’alta gamma. “Il clima economico globale potrebbe peggiorare ulteriormente nella seconda metà dell’anno, in conseguenza della crisi dell’euro e dell’elevato debito di alcuni paesi dell’Ue”, ammette il gruppo, che tuttavia conferma l’obiettivo per il 2012 di un fatturato e di un utile superiori a quelli (record) del 2011.

BMW M3 F80: arriverà nel 2013

In attesa che arrivi l'anno prossimo, la nuova M3 si è fatta sorprendere durante dei test su strada e in pista. Ora si possono notare alcuni dettagli della linea e gustare il rombo del nuovo motore.

SPUNTA LA "GOBBA" - Le nuove foto della M3 berlina hanno ormai ben poche camuffature: si possono osservare alcuni particolari fino ad oggi ben nascosti. Il primo è senz'altro la “gobba” sopra il cofano motore. Sull'attuale M3, dotata del 4.0 aspirato da 420 CV, era necessario per il maggior ingombro verticale del motore V8, mentre sulla nuova dovrebbe essere solo un elemento estetico per “incattivire” il frontale dell'auto: il nuovo modello sarà infatti dotato di un motore a sei cilindri.

PIÙ GRINTA - Rispetto alle altre serie3, la maggiore grinta della M3 è sottolineata nel frontale anche dal paraurti ridisegnato con prese d'aria maggiorate: hanno il compito di portare aria fresca al motore e ai freni anteriori. La fiancata, invece, oltre alle bandelle sottoporta, ha i passaruota allargati per contenere i cerchi in lega di 19 pollici con pneumatici di larga sezione. La coda, infine, si caratterizza per il paraurti modificato, con i quattro terminali di scarico.

SEI CILINDRI SOVRALIMENTATO - In via non ufficiale la BMW ha confermato che, nell'ottica di ridurre consumi ed emissioni di CO2 (ma anche peso), il nuovo modello è dotato di un sei cilindri in linea sovralimentato da circa 450 CV. Ma sulle origini e la tecnologia di questa unità vige ancora il massimo riserbo. Al momento si fa strada l'ipotesi che sia una versione ampiamente modificata di una nuova generazione di motori sei cilindri in linea a benzina che vedremo prossimamente sui modelli più prestanti della BMW.

     Eccovi il video esclusivo al Nurburgring 

BMW Serie 7: Nuovi motori e più tecnologia

PICCOLI DETTAGLI - La BMW ha diffuso nuove foto della rinnovata Serie 7: la grossa e lussuosa ammiraglia è in commercio dal 2008 ed è stata oggetto del classico restyling di metà carriera. Esteticamente, l'aspetto della Serie 7 non è stato rivoluzionato, ma apportate piccole modifiche, concentrate essenzialmente nel frontale: ci sono fari completamente a led e una mascherina leggermente ridisegnata, con 9 listelli verticali, al posto dei precedenti 12. Nella fiancata ci sono nuovi specchietti retrovisori che incorporano gli indicatori di direzione, mentre nella coda è stato inserito un listello cromato che unisce i catarifrangenti nel paraurti.

PIÙ TECNOLOGIA - Se fuori le modifiche estetiche sono minime, altrettanto si può dire per l'abitacolo. Ci sono solo nuovi rivestimenti in pelle per i sedili, un sistema di intrattenimento multimediale per i passeggeri posteriori composto da schermi di 9,2 pollici integrati nei poggiatesta, un nuovo quadro strumenti, lo schermo al centro della plancia aggiornato con grafica tridimensionale, e un impianto audio da 1200 Watt con 16 altoparlanti della Bang & Olufsen. In tema di tecnologia, non mancano poi accessori come il BMW Night Vision con riconoscimento automatico dei pedoni, i fari “intelligenti” che attivano e spengono gli abbaglianti automaticamente, il sistema che riconosce se il guidatore è affaticato e stanco, quello che legge i cartelli stradali, e l'apertura automatica del bagagliaio. Infine, per migliorare il comfort dei passeggeri, la BMW ha rivisto la taratura delle sospensioni posteriori (di tipo pneumatico) della Serie 7: il costruttore dichiara che offrono un miglior assorbimento delle sconnessioni.

NOVITÀ SOTTO IL COFANO - Con il restyling, anche sulla Serie 7 debutta il nuovo cambio automatico a otto rapporti della ZF in abbinamento al sistema Start&Stop, già disponibile su altri modelli: secondo la BMW, grazie al miglior rendimento permette di ridurre fino al 25% i consumi e le emissioni di CO2. Per quanto riguarda i motori, invece, la gamma viene rivista con l'adozione di nuove unità: sulla 740i e 760i arrivano i più recenti 3.0 a sei cilindri e 6.0 V12 con singolo turbo, il 4.4 V8 biturbo della 750i viene portato a 450 CV (erano 408), mentre i motori turbodiesel vengono aggiornati (crescono potenza e coppia) e debutta con la 750d xDrive il possente turbodiesel da 381 CV presentato con la M550d xDrive. La trazione integrale viene proposta anche in abbinamento alle 750i, 740d e 730d. Infine, viene aggiornata anche la versione “ecologica” ActiveHybrid7 da 354 CV che abbina adesso a un motore elettrico da 55 CV il 3.0 a sei cilindri da 320 CV: sostituisce il 4.4 V8 della precedente.

BMW Serie 3 Touring 328i Luxury

Completamente rinnovata, la nuova BMW Serie 3 Touring non ha perso nulla della sportività propria della berlina della quale mantiene le dimensioni (è lunga 462 cm). Il muso, con i fari dallo "sguardo" aggressivo che si allungano fino a toccare la classica mascherina a "doppio rene", dà slancio alla carrozzeria, dinamica anche nella parte posteriore grazie al tetto che scende dolcemente verso il lunotto e alla coda dominata dai fanali bassi e larghi.
La personalità sportiva della Serie 3 Touring, però, non ha impedito ai suoi progettisti di conservare e, anzi, migliorare la praticità della precedente edizione. A cominciare dal bagagliaio, che ha una capacità minima di 495 litri (35 in più rispetto al precedente modello, più corto di 10 cm), e massima di 1500 (qui il guadagno è di ben 115 litri). Facile da caricare, ha un'apertura ampia e regolare, con il piano a filo della soglia; l'interno è squadrato e ben sfruttabile, e ripiegando lo schienale in tre parti del divano si ottiene un pavimento piatto. È rimasto anche il lunotto apribile, per caricare piccoli oggetti senza alzare l'intero portellone (comodo quando il retro dell'auto è accostato a quello di un'altra vettura). Utili anche l’apertura automatica del portellone (di serie nella 328i: basta premere un tasto oppure passare un piede sotto il paraurti posteriore, dove c'è un sensore), la rete di separazione avvolgibile e la tendina copribagagli che si può stivare sotto il piano di carico. Il vano di carico presenta ganci e occhielli per fissare i bagagli, rivestimenti robusti e finiture di qualità; la limitata altezza da terra della soglia (62 cm) agevola il carico e lo scarico degli oggetti più pesanti.
 
Dietro si sta meglio in due
Lo spazio a bordo della BMW Serie 3 Touring non manca, specie ai posti anteriori. Le poltrone sono ampie, ben conformate e il soffitto lascia parecchio spazio sopra la testa. Dietro non si notano differenze rilevanti rispetto alla famigliare precente (nonostante i 5 cm di passo in più): il divano è accogliente solo per due adulti e il tunnel ingombrante è scomodo per chi siede al centro.
 
Arriverà a settembre
Nell’allestimento Luxury la 328i Touring è ricca: ha i fari bixeno, il "clima" bizona, i cerchi in lega di 17". Tuttavia, fa pagare a parte alcuni accessori che dovrebbero essere di serie in una wagon da oltre 40.000 euro, come i sensori di parcheggio posteriori (500 euro) o le barre sul tetto (nere 240 euro, in alluminio 360). La si può già prenotare (in alternativa ci sono la 320d e la 330d, rispettivamente con il 2.0 e il 3.0 diesel), ma le consegne inizieranno dal 22 settembre. A fine anno, la gamma si completerà con la 320i, la 316d e la 318d.

BMW M135i

SPORTIVA, MA NON ESTREMA - Rispetto alle altre versioni meno potenti, la BMW M135i, si distingue distingue per l'aspetto più grintoso, sottolineato dai cerchi in lega di 18 pollici con pneumatici 225/41 all'anteriore e 245/35 al posteriore, i paraurti ridisegnati, con quello anteriore che integra prese d'aria maggiorate (hanno il compito di raffreddare meglio la meccanica) e quello posteriore un doppio scarico brunito e finto estrattore di colore nero opaco. In abitacolo la M135i si caratterizza per le finiture in alluminio, il battitacco con recante il nome della versione, e i sedili di tipo avvolgente in misto tessuto/Alcantara (a pagamento possono essere anche in pelle). Non mancano poi dettagli sportivi come il volante a tre razze “M” con comandi integrati, il poggiapiede per il guidatore in alluminio, e gli indicatori di velocità e giri motori con scala e cifre rosse.
CON L'AUTOMATICO È PIÙ VELOCE - La BMW M135i è dotata del 3.0 a sei cilindri in linea turbo in grado di erogare da 320 CV a 5800 giri e 450 Nm di coppia da 1300 a 4500 giri. Abbinato a un cambio manuale a sei marce, secondo la BMW permette alla berlina a tre porte tedesca di raggiungere i 250 km/h (autolimitati) e scattare da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi: diventano 4,9 se si sceglie il cambio automatico a 8 rapporti con comandi anche al volante. Per quanto riguarda i consumi e le emissioni di CO2, la BMW dichiara che la M135i percorre in media 12,5 km/l (13,3con cambio automatico) ed emette 188 g/km.

BMW X1: la prossima a trazione anteriore?

BMW X1 TUTTO AVANTI - La BMW sta sviluppando una piattaforma piattaforma che prevede la trazione anteriore da utilizzare sulla prossima citycar della casa, attesa per il prossimo Salone di Parigi di fine settembre, e sulle Mini del futuro. Ma ora pare che anche la prossima generazione della X1, prevista non prima del 2016, sarà anch'essa a trazione anteriore essendo basata sulla stessa piattaforma. Il ragionamento della BMW è che la trazione anteriore porta grandi vantaggi in termini di “packaging”: il posizionamento trasversale del motore permette di liberare spazio prezioso per l'abitacolo.
4x4 CON L’HALDEX - Per quanto concerne la BMW X1 la sua natura di crossover anche a trazione integrale sarà assicurata dall’adozione di una frizione/giunto Haldex, che appunto è in grado di ripartire parte della coppia motrice sull’asse con più trazione. Nel caso della nuova X1 dunque l’impostazione sarebbe a trazione anteriore, con il sistema Haldex che in caso di perdita di aderenza delle ruote anteriori, invia la coppia anche a quelle posteriori.
A 3 CILINDRI - E le novità sorprendenti nei programmi BMW non finiscono qui. Per il fatto di essere concepita sulla base della piattaforma UKL (acronimo tedesco di Unter Klasse, classe d'ingresso) la prossima generazione della X1 è destinata a essere motorizzata soltanto con unità a 3 o 4 cilindri. Il gruppo BMW sta sviluppando un nuovo motore 1.5 a tre cilindri che sarà quasi certamente usato da tutti i modelli a trazione anteriore del gruppo quindi, molto probabilmente, anche dalla prossima X1.

BMW e Toyota insieme non solo per elettriche e fuel cell

ORA È UFFICIALE - Le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi hanno trovato oggi conferma in una conferenza stampa tenutasi a Monaco, nel quartier generale della BMW. Il costruttore tedesco e la Toyota hanno firmato un protocollo d'intesa che amplia la collaborazione in essere da inizio, che prevedeva la fornitura degli efficienti motori turbodiesel tedeschi alla Toyota a partire dal 2014,  per la ricerca congiunta nel campo delle batterie agli ioni di litio. Ma non solo.
ANCHE UNA SPORTIVA - Come dichiarato da Nobert Reithofer, numero uno della BMW, nel corso della conferenza stampa congiunta con Akio Toyoda, presidente del colosso giapponese, la collaborazione tra i due gruppi sarà estesa anche allo sviluppo di motori elettrici e di veicoli fuel cells (pile a combustibile, un particolare tipo di batterie che usano l'idrogeno per generare elettricità), la ricerca nel campo dei materiali leggeri e la realizzazione di piattaforme per futuri modelli, tra i quali potrebbe esserci anche una sportiva: M1???

BMW Serie 6 Coupé 640d Futura

Con i suoi quasi cinque metri di lunghezza, questa elegante coupé non si può certo definire “compatta”. Eppure, grazie al lungo cofano e al parabrezza molto inclinato, la linea è filante. A ciò contribuiscono anche soluzioni come il montante centrale nascosto dietro i vetri o la cornice cromata attorno ai finestrini. Rispetto alla generazione precedente, è più elegante (specie dietro, dove si nota anche un accenno di coda), benché meno originale. Ovviamente, condivide questa maggiore eleganza con la sua “sorella” cabrio.
Della versione scoperta, questa BMW conserva anche gli interni: impeccabili negli accoppiamenti e nelle finiture, non brillano certo per originalità, ma hanno anche tutti i comandi a portata di mano. Davanti, lo spazio non manca e i due occupanti stanno comodi, soprattutto scegliendo i sedili Comfort (più avvolgenti, sono entrambi a regolazione elettrica, ma costano anche la bellezza di 2269 euro). Peggio va a chi è seduto dietro: si sta in basso, quasi infossati, e due adulti riescono a prendere posto solo se chi si siede davanti concede un po’ di spazio per le gambe. Inoltre, nonostante le ampie porte, il tetto basso costringe a qualche contorsione per entrare. E il bagagliaio? Il baule della 640d, a differenza di quello della cabrio, non deve accogliere la capote quando l’auto viaggia scoperta, e quindi è capiente; per due, s’intende…
  
Un “muscoloso” biturbo-diesel
Appena entrata in listino, la 640d è l’unica versione nella gamma proposta con un motore a gasolio. A dispetto del nome, però, il motore ha tre litri di cilindrata, sei cilindri in linea e due turbo. Una “ricetta” che, secondo la BMW, imprime all’auto un’accelerazione fulminea (da 0 a 100 km/h in soli 5,5 secondi) e una velocità massima di 250 km/h autolimitati: praticamente le stesse prestazioni promesse dalla 640i, che monta un altro 3.0, sempre turbo e con sei cilindri in linea, ma a benzina (secondo la casa, la 640i è più rapida nello scatto di appena un decimo di secondo ma ha ben 180 Nm di coppia in meno). Inutile dire che, con quasi 1800 kg da portarsi appresso e vista la potenza in gioco, i 18,2 chilometri con un litro di gasolio promessi dalla 640d difficilmente troveranno riscontro su strada. E il peso si sente soprattutto nella guida “col coltello fra i denti”: nonostante l’Integral Active Steering (le ruote posteriori sterzano fino a un massimo di tre gradi per aiutare a curvare meglio), questa BMW rimane una grossa e potente coupé e non certo una leggera sportivetta. Perfettamente accordato alla vettura è invece il cambio automatico a otto velocità (di serie): i suoi passaggi di marcia sono delicati e senza strappi, anche nelle accelerazioni più rapide, e ciò rende la guida fluida e riposante, persino selezionando la modalità Sport (le marce vengono mantenute più a lungo) o Manuale (si seleziona il rapporto dalla leva nel tunnel o con le palette dietro il volante). Dove la 640d è un po’ in imbarazzo, è in città e nelle strade più strette, a causa della sua mole. L’autostrada, invece, è il suo “pane”: il motore è praticamente inavvertibile anche a freddo e spinge con vigore qualunque sia la marcia inserita. Grazie poi alla curata insonorizzazione, con questa vettura si possono affrontare viaggi lunghissimi e arrivare a destinazione freschi come una rosa. Elevatissimi i limiti di tenuta in curva dove, anche a velocità sostenuta, si ha sempre la sensazione di avere il controllo del mezzo, grazie anche al ridotto coricamento laterale.

 

La coupé serie3 diventerà serie4

CAMBIANO NOME - Dopo il lancio commerciale della berlina e l'arrivo a settembre della versione touring, la famiglia della nuova serie 3 è pronta ad ampliarsi con le versioni coupé e cabrio: due esemplari ancora camuffati sono stati sorpresi ieri dai nostri fotografi a compiere dei test sul circuito del Nürburgring. In accordo alla più recente strategia commerciale, la nuova generazione della coupé e della cabrio derivate dalla Serie 3 dovrebbero chiamarsi Serie 4: una scelta dettata dall'esigenza di uniformare l’intera gamma della BMW, dove i numeri dispari indicano le auto “normali” e quelli pari le versioni più sportive. Già oggi la versione coupé della Serie 5 prende il nome di Serie 6, quella della X5 è la X6 e, in futuro, anche la versione coupé della Serie 1 dovrebbe chiamarsi Serie 2.
ELEGANZA SPORTIVA - Come da tradizione, la versione coupé della Serie 4 BMW manterrà un aspetto molto elegante, per la linea ben proporzionata tra i diversi volumi (cofano motore, abitacolo e coda). Nonostante i mascheramenti, si può notare che il montante posteriore è piuttosto arcuato, e il cofano del bagagliaio ha dimensioni abbastanza ridotte: nell'insieme danno un aspetto molto slanciato alla linea della coupé. La cabrio sembra invece meno proporzionata, a causa delle eccessive dimensioni del baule, necessarie ad ospitare il grosso tetto rigido una volta ripiegato.
M4 DA CIRCA 450 CV - Sia la nuova Serie 4 coupé che la cabrio, saranno costruite sulla stessa ossatura della Serie 3 F30 e ne condividerà i motori, tutti turbo. I benzina saranno il 2.0 a quattro cilindri da 184 e 245 CV e il 3.0 da 306 CV, mentre l'alternativa diesel dovrebbe essere rappresentata dal 2.0 da 184 CV e dal 3.0 da 258 CV. Non mancherà poi la versione sportiva M4, che dovrebbe essere proposta anche in versione cabrio, come l'attuale M3. Secondo le indiscrezioni, sotto il cofano motore al posto dell'attuale 4.0 V8 ci sarà un 3.0 sei cilindri sovralimentato accreditato di circa 450 CV, abbinato alla trazione posteriore con differenziale autobloccante e al cambio manuale a sei marce o robotizzato a doppia frizione e sette rapporti.

Accordo sulle ibride per Toyota e BMW

Entro la settimana, in Germania, i presidenti della BMW e della Toyota dovrebbero rendere ufficiale un nuovo accordo di collaborazione tra le due case. Al contrario di quello firmato a fine 2011, in base a cui la BMW fornirà piccoli motori diesel per le vetture Toyota destinate al mercato europeo, questo accordo vede nel ruolo di fornitore la Toyota, che metterà a disposizione della BMW le sue celle a combustibile (fuel cell) e sistemi ibridi benzina-elettrico. La notizia è stata diffusa in Germania dal settimanale Der Spiegel e in Giappone dal quotidiano economico Nikkei. È stato quest’ultimo ad annunciare l’ufficializzazione della cosa nella corrente settimana.

i8 Concept, la coupé sportiva del futuro secondo BMW

La versione di serie è attesa per il 2013. Questa i8 Concept è dotata di un motore ibrido da 354 CV e 500 Nm di coppia. Ha prestazioni simili a quella della M3 ma, secondo la casa, percorre in media 37 km/l ed emette solo 66 g/km di CO2. 

ALLUMINIO E CARBONIO - Grazie anche alla carrozzeria con pannelli in materiali compositi, la BMW dichiara per la i8 Concept un peso complessivo di 1.480 kg, 100 kg in meno di una M3 coupé che ha dimensioni paragonabili. Per un miglior bilanciamento dei pesi, i due motori, uno elettrico e uno termico, sono collegati rispettivamente alle ruote anteriori e posteriori, mentre le batterie agli ioni di litio sono posizionate all'interno del tunnel centrale che attraversa l'abitacolo. Secondo la BMW questa soluzione permette di ottenere un'ideale distribuzione dei pesi: 50:50 tra i due assali.
COME UNA M3 - La i8 Concept è dotata di un 1.5 turbo  a iniezione diretta di benzina (che vedremo anche sulla prossima generazione della Mini), da 223 CV e 300 Nm di coppia abbinato a un cambio robotizzato a doppia frizione. Il motore elettrico anteriore interviene per solo in alcune situazioni d'uso. Complessivamente il sistema ibrido eroga 354 CV e 550 Nm di coppia e, secondo la BMW, permette alla i8 Concept di scattare da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e raggiungere i 250 km/h autolimitati. Prestazioni paragonabili a quella della M3, anche se i consumi e le emissioni di CO2 dichiarati dalla casa sono decisamente inferiori (percorrenza media 37 km/l, emissioni 66 g/km).

La BMW Z1 compie 25 anni

UNA SFIDA - L'idea della Z1 nacque nel 1985, nell’ambito della BMW Technik, come frutto di una sorta di gara di creatività interna al costruttore tedesco che aveva una direttrice precisa: la ricerca stilistica unita a quella tecnica. In sostanza ai partecipanti non veniva chiesto solo di immaginare la forma della vettura, ma lavorare di fantasia anche a proposito della sua realizzazione.
FUTURIBILE - Ne derivò una vettura dalla grinta indubbia, con un profilo netto e semplice, che traeva un motivo di design anche dalle soluzioni tecniche adottate, come le porte a scomparsa verticale. Innovativo fu il suo roll bar integrato nel design della vettura. Altra caratteristica delle Z1 era la sua carrozzeria intercambiabile, nel senso che era costituita da pannelli in materiale ultraleggero facilmente amovibile e sostituibile. In sostanza la stessa vettura poteva essere “vestita” in colori diversi, con poche manovre. Il motore era un 2.5 6 cilindri in linea a benzina da 170 CV.
SOLO 8.000 ESEMPLARI - La BMW Z1 fu presentata al salone di Francoforte del 1987 come prototipo, ma visto il successo riscontrato dal pubblico, la BMW decise di metterla in produzione l'anno successivo in una piccola serie. Prodotta fino al 1991 in 8.000 esemplari, la Z1 è oggi una vettura di valore collezionistico, che ha aperto la strada alle successive roadster Z3 e Z4.

BMW Serie5 M 550d

Il motore diesel più innovativo e sportivo del mondo: non usa mezzi termini la BMW nella presentazione della M550d. E in effetti, un motore a gasolio così evoluto ed esuberante, finora non si era ancora visto. La scommessa non era fra le più facili: trasformare una vettura a gasolio da famiglia, per quanto raffinata, in una vera e propria “belva” capace di avvicinare le straordinarie prestazioni e il comportamento dinamico della M5. Per riuscirci, la BMW ha varato una speciale linea di modelli, denominata M Performance, alla quale ha applicato il raffinato know-how della M GmbH, l’azienda dalla quale escono le vetture più potenti ed estreme della casa. La ricetta? Apparentemente semplice: enfatizzare l’indole sportiva dei modelli di grande serie, equipaggiandoli con motori decisamente potenti, adeguando di conseguenza autotelaio e sospensioni, col corredo di un allestimento estetico moderatamente più “cattivo”.
Il primo motore con tre turbine!
La meccanica è il vero fiore all’occhiello della M550d: è difficile trovare un motore a gasolio più sofisticato. In occasione del varo della linea M Performance, la già nota tecnologia TwinPower Turbo (utilizzata anche nella 535d con turbocompressore a due stadi) viene affiancata da una terza unità di diametro più grande che, grazie a un opportuno condotto di bypass, entra in funzione dopo i 2700 giri, quando al motore vengono richieste le massime prestazioni. In questo modo si ottiene una notevole efficienza di sovralimentazione, mantenendo una risposta praticamente priva di ritardi ai regimi più bassi. Non meno raffinato il sistema di alimentazione, di tipo common-rail e basato su iniettori piezoelettrici che lavorano alla pressione di ben 2200 bar attraverso tre pre-iniezioni, un’iniezione principale e quattro post-iniezioni: in questo modo si ottiene la migliore efficienza nella distribuzione della miscela nella camera di scoppio e, di conseguenza, della combustione.
Il motore suona in Hi-Fi!!!
L’insonorizzazione del vano motore della BMW M550d xDrive è talmente efficace che, dopo l’avviamento, quasi non si percepisce alcun rumore all’esterno; nell’abitacolo, invece, è “tutta un’altra musica”… Grazie al sistema di elaborazione digitale Sound Design, che tiene conto sia dei giri sia della coppia erogata, la voce del motore viene diffusa (opportunamente amplificata) attraverso gli altoparlanti dell’impianto hi-fi con effetti davvero eccitanti. Neanche a dirlo, alla prova dei fatti questo sei cilindri esalta: a giudicare dalla grinta con la quale prende i giri (può spingersi ben oltre i 5000) non si fatica a credere ai 4,7 secondi dichiarati per passare da 0 a 100 km/h (due decimi in più per la Touring). D’altronde, con 381 CV (da 4000 a 4400 giri) e con la straordinaria coppia di 740 Nm (costante da 2000 a 3000 giri e più elevata di quella della M5), ci si rende presto conto che è bene agire con la massima attenzione sull’acceleratore se non si vogliono scavare profondi solchi nell’asfalto reso plastico dalla calura estiva… Assecondato da un cambio impeccabile per rapidità ed efficacia della gestione, il sei cilindri BMW spinge forte anche da meno di 1500 giri senza apprezzabili ritardi di risposta, e si scatena dopo i 2000 giri, estraendo con veemenza dalle curve anche se ci si trova con innestate una o due marce in più del dovuto.


Scatola nera e Rca: ultime info!

CONTRO LE TRUFFE - Con la legge liberalizzazioni del 24 marzo scorso, il governo spinge affinché le assicurazioni offrano (più di quanto già facciano) polizze Rca abbinate alla scatola nera: tramite antenna Gps, il sistema registra la dinamica degli incidenti nei 40 secondi precedenti e nei dieci secondi seguenti l'impatto. L’obiettivo è limitare le truffe ai danni delle compagnie, abbassare i costi a carico delle stesse e, quindi, far calare i prezzi Rca. Ma proprio sulla “black box” si sta inasprendo lo scontro fra Isvap (l’organo di vigilanza sulle assicurazioni) e Ania (l’associazione delle compagnie).

OBBLIGO O NO? - Secondo l’interpretazione che l’Isvap ha dato subito al decreto, le nuove regole impongono alle assicurazioni di proporre una Rca con la scatola nera, accanto alla Rca tradizionale: in cambio dell’accettazione della “black box”, gli automobilisti hanno diritto a una “significativa riduzione della tariffa Rca”, con i costi (installazione, disinstallazione, sostituzione, funzionamento e portabilità di tali meccanismi) a carico delle imprese. Invece, stando all’Ania, la legge offre una facoltà all’assicurato, ma non impone alcun obbligo alle assicurazioni: in caso di Rca con scatola nera, le compagnie accordano sconti significativi rispetto alla tariffa base, sostenendo i costi di gestione di questi strumenti. Ma l’Isvap ha appena ribadito l’obbligatorietà della Rca con scatola nera, che deve entrare in vigore nei prossimi giorni, “per effetto dal regolamento attuativo che l’Isvap sta definendo con il ministero dello Sviluppo economico e con il Garante privacy”.

I PRODUTTORI SPINGONO - Nel braccio di ferro fra Isvap e Ania, si inseriscono le aziende che producono dispositivi satellitari, ovviamente favorevoli all’obbligatorietà della Rca con scatola nera. Secondo la Viasat, in particolare, le Compagnie dovrebbero praticare uno sconto rispetto alle tariffe tradizionali di almeno il 20%, al netto del costo del dispositivo verificato dall’Isvap.

A mio modesto parere non è una soluzione, ma una scusa per non pagarti in caso di incidente: bene che ti va ti becchi SEMPRE un concorso di colpa.

I primi 40 anni della BMW M

Il “braccio” da corsa della casa bavarese fu creato come BMW Motorsport nel 1972. Fu subito un successo, con la M simbolo della personalità sportiva delle vetture tedesche, tanto che nel 1993 la società prese il nome di BMW M.
IN PRINCIPIO LO SPORT - Era il 1º maggio del 1972. La BMW era diretta da un board molto giovane, che credeva nello sport ed era consapevole che l’identità della marca era legata a filo doppio alle vicende sportive. Il convincimento divenne iniziativa concreta: fu costituita la BMW Motorsport Gmbh, al 100% della BMW e con la missione di sviluppare le attività agonistiche. A dirigere la nuova realtà un uomo di sport di grande esperienza: Jochen Neerpasch, ex pilota di successo, ex Porsche ed ex Ford.
2002: UN MITO - La prima vettura sviluppata fu la 2002 con motore 4 cilindri a 16 valvole da 240 CV. Poi venne la 3.0 CSL(foto sotto): motore 6 cilindri in linea di 3.340 cc. I 306 CV di potenza erogata dovevano spingere la vettura che pesava soltanto 1.092 kg. L'auto risultò efficace, vincendo molte gare tra cui la sua categoria alla 24 Ore di Le Mans nel 1973. Fatto curioso: la 3.0 CSL fu la prima vettura su cui fu montato un sistema di antibloccaggio freni, nel 1974. Fu l’inizio di uno sviluppo che portò la 3.0 CSL del 1979 ad avere il motore sovralimentato con due turbine, per 750 CV. Intanto i motori BMW facevano razzia nelle gare di Formula 2. Nel 1975 la BMW Motorsport cominciò anche l’avventura americana, andando a correre nella serie Imsa e vincendo la categoria turismo

M6, il "missile" BMW

UN MISSILE - La nuova creatura della divisione sportiva M sarà proposta con carrozzeria Coupé e Cabrio, entrambe dotate del 4.4 V8 biturbo da 560 CV e 680 Nm di coppia: è lo stesso motore della berlina M5. Abbinato alla trazione posteriore con differenziale autobloccante a controllo elettronico e al cambio robotizzato a doppia frizione a sette rapporti, secondo la BMW permette alla grossa granturismo di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,2 e raggiungere i 250 km/h (autolimitati): diventano 305 km/h con il pacchetto Drive M. La percorrenza media dichiarata è di 10,1 km/l, mentre 232 g/km è la quantità di CO2 emessa.

Nuova BMW Serie1 a 3 porte

Da luglio sarà disponibile con carrozzeria a 3 porte e in quattro nuove versioni: l'economa 114i da 102 CV, le brillanti 125i e 125d da 218 CV e la sportiva M135i da 320 CV.
BENZINA E DIESEL DA 218 CV - L'offerta dei motori a benzina della Serie 1 viene ampliata con la versione BMW 125i dotata del 2.0 a quattro cilindri turbo a benzina da 218 e 310 Nm di coppia. La casa tedesca dichiara una velocità massima di 245 km/h, un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi e una percorrenza media di 15,5 km/l. Per chi non vuole rinunciare alle prestazioni, ma ha un occhio di riguardo per i costi di gestione e i consumi, debutta anche la 125d con il 2.0 diesel biturbo da 218 CV e ben 450 Nm di coppia. Quanto basta, secondo la BMW, per far scattare la Serie 1 da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, farle raggiungere i 240 km/h e percorrere in media 20,4 km/l.

BMW Serie 3 328i Sport

La nuova BMW Serie 3 conquista per la precisione di guida, oltre che per il nuovo “duemila” turbo a benzina e per il fulmineo cambio a otto rapporti (a richiesta). Seppur migliorata rispetto al modello precedente, l’abitabilità posteriore rimane un po’ penalizzante per i passeggeri alti.

Sempre più “cattiva”
La nuova BMW Serie 3 non ha un bullone in comune con la generazione precedente, e nelle linee si rifà molto a quelle della sorella maggiore, la Serie 5: fari affusolati (ora arrivano persino a toccare la presa d’aria a “doppio rene”), cofano basso, parafanghi larghi conditi da un sapiente uso di nervature che ne esaltano la sportività. Rispetto al modello di cui prende il posto, la nuova berlina di Monaco (che arriverà nelle concessionarie l’11 febbraio 2012, ma si può già ordinare), è più lunga di 9 cm (462 in tutto), che vanno a favore soprattutto dell’abitabilità posteriore.

Base ok, altezza ko
In effetti, lo spazio per le gambe è aumentato: ora la distanza tra i sedili anteriori e il divano varia da 13 a 39 centimetri, più che sufficienti anche per i passeggeri “extra-long”, anche perché la seduta è profonda 51 centimetri, non pochi. Quel che ancora scarseggia nella nuova BMW Serie 3 è lo spazio in altezza: 91 cm tra seduta e soffitto. Ancora meno quelli in corrispondenza delle porte, per cui nel salire e nello scendere dall’auto si è costretti a piegare parecchio la testa. Cattive notizie pure per il passeggero centrale, che come nella generazione precedente, deve fare i conti con un ingombrante tunnel della trasmissione, oltre che con il mobiletto per le bocchette dell’aria e con l’imbottitura rigida di seduta e schienale. Come dire: “Viaggiate in due sul divano”.


BMW M6!!!

Nel segno della "M"
Con l’arrivo delle Serie 6 “griffate” Motorsport (il raffinato atelier dove vengono concepite e prodotte le vetture più potenti e sportive della BMW), ormai sono pochi i modelli della casa tedesca che non hanno ancora una versione “M”. Anche questa nuova ammiraglia “scoperta” (che abbiamo avuto modo di provare in pista), condivide la carrozzeria con la Serie 6 Cabrio, ma è stata completamente ripensata nella meccanica e nell’assetto, oltre che dotata di un look più aggressivo. Nella M6 convivono eleganza e lusso senza compromessi con prestazioni da vettura da corsa, anche se, a ben guardare, a causa della massa largamente superiore ai 2000 kg, oltre che per la lunghezza di quasi cinque metri, non la si può considerare propriamente una sportiva pura. La prima ad arrivare nelle concessionarie (al prezzo di ben 139.700 euro) è proprio la versione Cabrio, mentre per la Coupé bisogna pazientare fino all’autunno.

Anche l'occhio vuole la sua parte
Data l’incontenibile esuberanza del motore, non è un caso che la BMW abbia deciso di presentare la M6 Cabrio fra le confortanti “mura” dell’autodromo di Misano: un circuito che con le sue tecniche “esse” e i curvoni veloci da “pelo sullo stomaco” ci ha permesso di verificare in sicurezza l’equilibrio della nuova “sportiva in abito da sera” della casa bavarese. I punti di forza della BMW M6 Cabrio sono numerosi già a partire dall’estetica, elegante e armonica, con una fiancata pulitissima percorsa da evidenti nervature, un lungo cofano e un frontale penetrante, reso ancora più “cattivo” da ampie prese d’aria con griglie nere e da vistosi “baffi” aerodinamici. Non meno aggressiva la coda, dove al posto dei due terminali di scarico trapezoidali, spiccano i quattro grintosi silenziatori tondi tipici delle “M”


La prossima BMW Z4 sarà più sportiva

Attesa per il 2015, la prossima generazione della spider tedesca manterrà un aspetto elegante, ma si dice che avrà un carattere più sportivo dell'attuale. Molto probabilmente non ci sarà una versione M.

UNA COMODA SPIDER - Da quando nel 2009 la BMW ha lanciato l'attuale Z4 (nella foto sotto) le opinioni degli appassionati si sono divise. Se in molti si sono dichiarati entusiasti per l'aspetto elegante e ricercato e la maggiore praticità per il tetto rigido ripiegabile elettricamente al posto della classica capote, le critiche non sono mancate. Con l'attuale generazione i guidatori più smaliziati ritengono che la BMW Z4 abbia perso quella dose di sportività che rendeva la spider tedesca più una diretta rivale della Porsche Boxster che non della Mercedes SLK. Un cambiamento nella personalità dell'auto voluto per ampliare la clientela della Z4, specialmente in quei mercati come gli Usa dove gli automobilisti non sono molto disposti a scendere a compromessi per quanto riguarda il comfort.


SARÀ PIÙ SPORTIVA - Stando a quanto riportato da Autocar, dalle parti di Monaco di Baviera starebbero pensando di tornare un sui loro passi. Una fonte interne alla BMW avrebbe confidato al settimanale inglese che la prossima generazione della Z4, attesa per il 2015, avrà un'anima più sportiva dell'attuale: sarà più agile e gratificante da guidare. Per non perdere l'attuale clientela acquisita, la Z4 non verrà però rivoluzionata: manterrà un aspetto classico, con il lungo cofano motore e l'abitacolo raccolto e la coda corta, e quasi certamente il tetto ripiegabile in metallo: è sì più pesante di una capote, ma offre una migliore protezione e comfort.

La BMW Zagato Coupé debutta a Villa D'Este

Al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este debutta questa speciale Z4 carrozzata da Zagato. È regolarmente omologata, dunque perché non metterla in produzione?

DA METTERE IN PRODUZIONE - Per ora è solo un prototipo, ma vedendola non si può non desiderare che sia messa in produzione come versione coupé della Z4. Chissà, magari se le reazione del pubblico saranno favorevoli dalle parti di Monaco ci faranno un pensierino. Per ora dobbiamo accontentarci di ammirare questa creazione della Zagato che ha preso una BMW Z4 è l'ha ricarrozzata con diversi spunti interessanti e citazioni del passato.
NASCE DALL'AMICIZIA - La BMW Zagato Coupé è opera del designer Norihiko Harada della Zagato, già amico del responsabile del design BMW Adrian van Hooydonk. Le due case hanno lavorato in stretta collaborazione per realizzare il prototipo che vediamo nelle foto, che è regolarmente marciante e omologato per i vari mercati.
FIRMA INCONFONDIBILE - Nella BMW Zagato sono presenti tutti gli elementi tipici di una coupé di razza: il lungo cofano, le fiancate scolpite e sinuose e la coda filante. Elementi distintivi sono il tetto a “doppia gobba” marchio di fabbrica della Zagato, il frontale reso ancora più aggressivo rispetto a quello della Z4, e la coda alta e tronca con un pannello trasparente che raccorda i due fari (elementi che troviamo su altre Zagato del passato).
UN BEL ROSSO VIVACE - Il colore di questa BMW Zagato Coupé è un particolare Rosso Vivace che, secondo la casa, a seconda della luce appare come più scuro (vicino al nero) oppure molto chiaro: questo grazie al fatto che ci sono dieci livelli di vernice: dal nero, al grigio, fino a sei livelli di rosso appositamente sviluppato per questa vettura e a due “mani” di vernice protettiva.




BMW Serie 7: è l'ora del restyling

Il modello 2012 esteticamente cambia pochissimo, ma ci sono accessori più tecnologici e motori aggiornati. Disponibile anche sull'ammiraglia il possente 3.0 triturbo diesel da 381 CV della M550d xDrive.

Dopo quattro anni di commercializzazione, la BMW “rinfresca” la sua ammiraglia. Se esteticamente la linea della Serie 7 non viene rivoluzionata, le novità, e non di poco conto, non mancano. Con il restyling la Serie 7 guadagna nuove luci a led per i fari, un paraurti anteriore leggermente ridisegnato, indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori e un listello cromato nella coda. Leggermente diversa è anche la mascherina: ogni sezione del “doppio rene” è costituito da 9 listelli verticali anziché 12.

Se fuori le modifiche estetiche sono minime, altrettanto si può dire per l'abitacolo. Ci sono solo nuovi rivestimenti in pelle per i sedili, un sistema di intrattenimento multimediale per i passeggeri posteriori composto da schermi di 9,2 pollici, un nuovo quadro strumenti con al centro un display con grafica tridimensionale personalizzabile, e un impianto audio da 1200 Watt con 16 altoparlanti della Bang & Olufsen. In tema di tecnologia, non mancano poi accessori come il BMW Night Vision con riconoscimento automatico dei pedoni, i fari “intelligenti” che attivano e spengono gli abbaglianti automaticamente, il sistema che riconosce se il guidatore è affaticato e stanco, quello che legge i cartelli stradali, e l'apertura automatica del bagagliaio.


___

Nuova BMW M5 F10_315km/h


 Un V8 biturbo da 560CV: adrenalina pura!!!